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gevano le varie di lui faccende. Perlochè la fanciulla consolata in parte nel vedere, che Scamandronimo istesso mostrava qualche pietà de’ suoi errori, e che Eutichio la sentiva manifestamente, incominciava a scusare se medesima, non comprendendo che la gravità istessa del di lei fallo induceva entrambi alla compassione. Si aggiungeva a questo fallace conforto anche l’assenza dell’oggetto amato, il quale benchè ella bramasse così impetuosamente di rivedere, pure ogni giorno si avvezzava, in qualche modo, ad esserne priva. Altronde la frequente lettura, che si faceva ne i tranquilli alberghi, quando l’ombre della notte vi avevano radunata la ospitale società, ora di antiche storie, ora di poeti, e principalmente di Omero, inspirava nell’animo di lei a grado a grado uno squisito senso di metrica armonía, e già ripiena di ricchissimo argomento di versi, qual è l’amore,