Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/265

però tralascio di fastidiosamente inculcare. Mentre così ragionavano non senza vicendevole conforto, e di Eutichio nel rammentare i giovanili errori a tal fanciulla, che gli ascoltava così pietosamente, e di Saffo, siccome era l’argomento conforme a’ suoi pensieri, sopravenne, ancor più mattutino del consueto, il giovane Nomofilo, il quale desiderava nuovi trattenimenti colla ingegnosa fanciulla. Eutichio si pose ad aver cura di certi fiori, e Nomofilo di poi, siccome giovane desideroso di esercizio più vivace, prese la marra, e ruppe la terra per seminarvene di nuovi. Saffo osservava con diletto, ricordandosi de’ tempi felici, ne’ quali la cultura del pomario domestico era per lei delizioso trattenimento. Mossa dall’esempio, prese un sarchio, e potò un albero, nel quale slFonte/commento: Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/15 dissipava la forza vegetabile in rami soverchi; e quasi fosse questa una prova insufficiente della sua perizia, innestò con molta e leggiadra prestezza l’albero