Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/245

umanità, la tua virtù, e conosco i pregj tutti dell’animo tuo, quantunque ignori i casi tuoi, e qual sia la terra, che avendo tali cittadini, crederò senza errare, felicissima regione. Tu vedi però, disse Eutichio, che a me tale non sembra, posciachè non vi soggiorno. Al certo, rispose Saffo, la patria degli uomini, come tu sei, altra non può essere che l’universo. Non credere, aggiunse Eutichio, che io nauseato di Siracusa, la quale, (poichè brami saperlo), è la mia patria io mi sia determinato di vivere in queste solitudini, senza il concorso di qualche contrario evento; e però due crudeli nemici per un sensibile e liberale animo, mi fecero ne’ tempi giovanili aspra guerra, di modo che oppresso dalle urbane cure per molto tempo sconsigliatamente tollerate, depurandosi alla fine l’intelletto colle vicende e col tempo, ho risoluto di giungere alla non lontana méta del corso fugace dell’umana vita, dimenticando il passato,