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giovane con verecondia, senza ammetterle o escluderle, trattenendo il di lui animo, siccome vapore sull’aura leggiera. Questo industre modo, con cui l’amabile fanciulla manteneva con espressioni indeterminate il colloquio fra il disinganno e la lusinga, pungeva viepiù il cuore di lui, e come brace scossa gli suscitava più vivo l’ardore. Ma te felice, o Saffo, se avessi potuto ascoltare con diletto le seducenti proteste di Nomofilo, e gustare quelle parole che penetrano così facilmente ne’ petti giovanili, perchè tu non potevi al certo ritrovare nè più candido nè più sommesso amante di lui! Ma il tuo misero cuore penetrato dal primo dardo, era per gli altri invulnerabile; onde sventuratamente annojandoti del sincero amante vicino, deliravi per lo ritroso e fuggitivo.

Omai molte stelle, mentre ch’essi ragionavano, si erano nascoste dentro il mare, lentamente volgendosi intorno del polo, onde si congedarono gli ospiti, e