Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/234

la benevolenza universale, sono que’ pregi all’uomo soltanto concessi, e per i quali soltanto è meritevole del supremo dominio. Or odi, disse Eutichio al suo competitore, qual dignità non acquista la filosofia in quelle giovani labbra, e vedi che non hai dove appellarti, perchè ti condanna un giudice da te prescelto. Anzi, rispose lietamente Nomofilo, io stimo per me favorevole tale sentenza, perchè non mai si sono così manifestati i pregj della mente umana, come in lei, che tutti ne riempie di maraviglia nel proferire tali dottrine, quali non si possono formare, se non da un intelletto partecipe de’ doni celesti. Sia come vuoi, rispose Eutichio, ella è per certo una piacevolissima fine di lite, quella in cui ciascuno è soddisfatto della sentenza. Ma pure non mi hai ancora sciolta la questione, dalla quale siamo deviati, donde provenga il diletto che si prova nella contemplazione delle fonti e del fuoco. Io credo, rispose Nomofilo, che ne sia cagione il variabile