Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/226

non fui spinta a questi errori o dalla severità paterna, o da ostacolo ingiusto ed irritante, ma in me stessa risiede la cagione della mia vita omai deplorabilmente obbrobriosa! Così diceva ella, avvegnachè di tutte le circostanze della sua sventura avea nascosta ad Eutichio quella, che Venere fosse contro di lei adirata, e che Stratonica avesse profferito l’oscuro oracolo da lei richiesto. Che se da principio, palesando tutto il rimanente, trattenne nell’animo questa parte della sua avventura, temendone qualche derisione, molto più si confermò in questa renitenza, poich’ebbe uditi gli scherni contro di Encelado non impugnati da Eutichio. Egli intanto viepiù confortandola colle speranze di vincere Faone, ritornò agli ospiti radunati intorno di una fonte, alla quale tutti fissavano gli attenti sguardi colle labbra chiuse nel silenzio. Per verità, disse Eutichio, io vorrei sapere qual volume di arcana filosofia voi leggereste con tanta gravità,