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re difenderò, quanto è permesso, i diritti del tuo cuore. Intanto ho subitamente spedito un messo a Scamandronimo, che tu hai lasciato nella vecchiezza sua pieno di lagrime, a lui manifestando, che soggiorni meco, e che avrò cura di te, come di figlia. Alle quali affettuose espressioni stette alquanto assorta nel tormentoso pensiero di avere abbandonato negli anni senili così buon genitore, ed ebbe in odio se medesima indotta da’ suoi delirj ad eccessi ignominiosi ed inescusabili, e poi rispose; Oh me indegna di rimirare la luce del cielo, posciachè l’ho resa tanto spiacevole ed oscura all’amico della mia infanzia, al sostegno della mia adolescenza, al pietoso consigliero delle mie pene, l’amato genitore! e il cielo, per rendere a me stessa più intollerabili i miei errori, fa che incontri la tua benigna ospitalità, di modo che riposta in mezzo de’ migliori conforti, rimango per mio rossore quanto mai più colpevole; nè posso che me medesima accusare, che