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applaudirono, che materia gravissima si trattasse così piacevolmente. Saffo, che portava nel suo cuore gli effetti dell’ira de’ Numi, ascoltava non senza dolersi così derisa la vendetta di Giove, e temeva nuovi rigori di Venere; ma perplessa d’interrompere la libertà de’ ragionamenti ospitali, così mansueta proruppe in un momento, che tutti stavano, dopo molto garrire, in tranquillo silenzio; Io vorrei pur sapere da voi, giocondi ospiti, se vi sia alcuna verità più evidente al nostro misero intelletto di questa tanto universalmente conosciuta, cioè che una Provvidenza celeste governa l’universo con sapientissimo imperio, e che distribuisce le pene ed i premj con inappellabile e giustissima sentenza. Perocchè sono in ciò tanto concordi le umane opinioni, benchè nel rimanente così varie, che la più remota antichità, e tutte le viventi nazioni non hanno, non ebbero, e forse non avranno mai disparità alcuna in questa dottrina; onde io credo, che non