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senso esquisito per la speculazione, abbandonando omai i suoi pensieri alle proposte disquisizioni, manifestò i pregj del suo intelletto interloquendo con facile e chiara elocuzione ne’ vari argomenti; di modo che l’ammiravano i commensali, e ben più Eutichio, considerando quanto fosse puro il di lei intelletto, mentre avea infermo il cuore. Intanto Nomofilo, il quale da una porta che avea di fronte vedeva la sommità dell’etna, da cui ne usciva molto fumo, disse; Per certo in oggi, o Encelado, ti annoja più del consueto la dispiacevole positura, in cui giaci per tante olimpiadi, quante io non saprei numerare, onde così ti vai volgendo e rivolgendo. Per Giove, aggiunse taluno, è maravigliosa così sommessa pazienza nel più forte di tutti i giganti, come ci narrano i poeti essere stato Encelado, perchè da tanti secoli soffre sullo smisurato corpo il tedioso peso del monte, contentandosi di sfogare la sua noja colle scosse, ed il suo sdegno colle vam-