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del talamo, le leggi della benevolenza naturale, e proponendo la benignità de’ Numi, la miseria degli uomini, gli errori degli intelletti vinti dagli amorosi delirj, trattenne quell’atto non lodevole dello sdegno paterno. Risonavano gli atrj di femminili strida, perocchè le serve con voci immoderate, deploravano la perduta signora; ma taciti e mesti avevano i servi sospesi i consueti ufficj, ed i più provetti erravano negli alberghi in silenzio, volgendo gli occhi al cielo, ed invocando i domestici Numi. Pregava Dorilla tutte le divinità del cielo e della terra, perchè nascondessero agli uomini così obbrobrioso viaggio furtivo; Cleide confortava il marito, e quindi ella medesima chiedeva conforto a Dorilla, e quell’albergo poc’anzi lieto, in cui susurravano piacevoli colloquj, o risonavano giulivi canti, divenne ripieno di tumulto e di strida compassionevoli. Intanto placido e propizio il vento empiva le vele del legno, in cui giaceva Saffo, la quale con