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antro per la già cognita via, e giunte a rivedere l’aperta luce, strinsero le palpebre, siccome abbagliate dai vivi raggi dopo la densità delle tenebre. Ma pure la bellezza del cielo, la soavità dell’aura, che susurrava nella foresta, il garrire degli augelli, dilatò alquanto il cuore delle afflitte donne, le quali pensierose ritornarono, ancor più che non ne fossero uscite, all’albergo di Scamandronimo.