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CAPITOLO IV.


Gli spettri.


Rimase adunque Saffo immersa in dubbj profondi, atterrita in parte dall’orgoglioso progetto di contrastare co’ Numi, e in parte allettata dalla speranza di men acerbo destino. Tacea intanto la divinatrice raccolta in gravissimo silenzio. Ma siccome prima de i turbini, suole alquanto trattenersi il vento, e poi, quasi avesse adunate forze maggiori in quella breve sospensione, scoppia all’improvviso con più ruvinoso impeto; così Stratonica proruppe dal cupo silenzio in smanioso delirio, e in un tratto scomponendo i crini e le bende avvolte, impugnò la verga prodigiosa, e quindi rigirandosi intorno di sè, come un vortice, ne formò, colla estrema punta, nel ter-