Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
LIBRO SECONDO.
CAPITOLO PRIMO.
Il sonno di Cleonice.
Non sembrerà, io credo, meritevole di biasimo la ingenuità, colla quale ricusò Faone le offerte nozze, se non a chi fosse d’ingegno inclinato agli inganni amorosi. Ma Venere aveva concessi tanti pregj al suo diletto nocchiero, che inutili erano per lui gli stranieri soccorsi di artificiose lusinghe: e però gli era concesso di amare sinceramente, e di essere amato senza la mescolanza delle frodi, siccome ne’ tempi felici dell’aurea vita, tanto a noi dissimili, che sembrano favolosi. Mostrò invero la Dea la segnalata propensione verso di lui, essendochè volle ch’