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dovere, ad ascoltare non adequate esortazioni? Conciossiachè era giunta Cleide alla tarda vecchiezza con placidissima serie di anni impiegati in domestici lavori, nè mai avea sofferte le violente perturbazioni dell’animo, per naturale constituzione moderata ne’ suoi desiderj, piuttosto che per virtù. Saffo, all’opposito, era per sua sventura dotata di sensi così irritabili, che la trasportavano agli estremi perniciosi. La buona Cleide adunque procurava, colle sentenze volgari e le comuni dottrine del vivere pratico, di confortare la insanabile fanciulla, inettamente prolungando gl’insipidi ragionamenti. Taceva Saffo, e spesso in preda a’ suoi pensieri non prestava orecchio a lei, che per gli anni loquace e di mediocre intelletto, ripeteva nulladimeno tranquillamente l’infruttoso colloquio, seguitando l’incominciato lavoro, che avea ripreso fralle mani quando Scamandronimo partì. Saffo languiva al susurrare di