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Cleide ad ammirare il bellissimo ospite; e però si era introdotta, come a’ soliti lavori, in un lato della stanza dove quelli ragionavano. Intanto le ancelle e i servi, adocchiavano susurrando per le socchiuse porte, siccome concorrono le api nell’alveare, intorno all’angusto foro, ch’apre la via alla interna struttura. Saffo ancora, quantunque ripiena di amari pensieri, non si trattenne dalla comune curiosità, volendo scoprire chi fosse colui, che tanto tumulto suscitava nella casa. Le ancelle e i servi si ritirarono rispettosi, affinch’ella guardasse, e quando vide ch’era Faone, si sentì ristorar l’animo da un dubbio lusinghiero, che forse il colloquio del tempio gli avesse inspirato qualche desiderio d’ottenerla in isposa. Il cuore, propenso al piacevole inganno, interpretava la indifferenza del garzone simulata per convenienza de’ costumi, essendo lodevole cautela prima di spiegare gli amorosi pensieri alle timide vergini,