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PARTE PRIMA


ciò ch’ella potea negare con decoro, e nascondere con grata im punitá? V’è piú stolta deliberazione quanto il muovere tumulti mortali contro l’amante suo? Dessa pure, e non altri, fu l’accusatrice spontanea di se medesima, e la instigatrice di vendetta contro il perfido violatore. Che s’ella fosse stata men forte contro gli amplessi del giovane lusinghiero, qual piú inverisimile demenza che accusarsi, uccidersi, mentre amor solo tacito e sodisfatto era consapevole de’ notturni segreti? —

Pomponio cheto rispose: — Sanno quelli che vissero in quella etá che Sesto era giovane millantatore, il quale anzi che nascondere le vittorie amorose, indegnamente le vantava. È pur noto per le storie ch’egli intraprese di espugnare la virtú di costei per beffarsi di Collatino, che la decantava per unica ed invitta. Quindi il giovane, fastoso per quel difficile trionfo, anelava farlo manifesto in derisione del credulo consorte. Poiché alla donna pertanto si dileguò dall’intelletto la ebrezza delle ignominiose delizie, conobbe ch’ella era sul margine di un abisso, e deliberò morire illustre con menzogna, anzi che aspettare l’inevitabile ed infame castigo. —

Allora Bruto si volse a quella ed esclamò: — Tu che in vita svelasti con parole dolenti la occulta ignominia, perché non parli in morte, e non pronunzi ornai tale sentenza che renda muti i tuoi detrattori? — Ahi vidi a questo invito grondar lagrime dalle sconsolate pupille di lei, la quale tergendole col velo, ricoperse di poi con esso le sembianze tutte, come le sottraesse a molesto rossore. Afflitta quindi sedè sulla terra, nascose il volto con ambe le mani, e lo declinò alle ginocchia in misero contegno. Le spettatrici larve si guardavano scambievolmente con maraviglia per quel silenzio, e Bruto soggiunse con voce pietosa: — Te infelice se fosti innocente, ed ora sei per ignoto destino priva di loquela, onde soffri il nuovo oltraggio delle accuse, né puoi vendicarlo con libere difese! — Ella ciò udendo risurse affannosa, e parea appunto consentire di essere muta per celeste decreto. Per la qual cosa Bruto confortandola conchiuse: — Se mai fosti fragile nel talamo in quella notte per sempre dubbiosa, magnanima divenisti il giorno susseguente, e ti puoi vantare di