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— Torniamo a bordo, e domani ricominceremo, disse il reporter.

Era la cosa più savia, ed il consiglio stava per essere posto in atto, quando Harbert, mostrando una massa confusa fra gli alberi, esclamò:

— Un’abitazione!

Subito tutti e tre si diressero verso l’abitazione indicata. Alla luce del crepuscolo fu possibile vedere che era stata costrutta con tavole coperte d’una grossa tela incatramata.

Pencroff spinse la porta socchiusa, ed entro con passo rapido....

L’abitazione era vuota!


CAPITOLO XIV.


Inventario — La notte — Alcune lettere — Continuazione delle ricerche — Piante ed animali — Gran pericolo corso da Harbert — A bordo — La partenza — Brutto tempo — Un barlume d’istinto — Perduti in mare — Un fuoco acceso opportunamente.

Pencroff, Harbert e Gedeone Spilett erano rimasti silenziosi nel bujo; Pencroff chiamò con voce forte; nessuna risposta.

Il marinajo battè allora l’acciarino ed accese un fuscello; quella luce illuminò per un istante una saletta che parve assolutamente abbandonata. In fondo era un camino grossolano con poche ceneri fredde ed un fastello di legna secca. Pencroff gettò il ramoscello infiammato, la legna scoppiettò mandando una viva luce.

Il marinajo ed i suoi due compagni videro allora un letto in disordine, le cui coperte umide ed ingiallite provavano che da un pezzo non serviva più. In un cantuccio del camino erano due ramini coperti di ruggine ed una pentola rovesciata.