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Il mese d’aprile fu piuttosto bello, come è il mese di ottobre nella zona boreale. In pari tempo i lavori del terreno furono spinti alacremente, e presto sparve ogni traccia di devastazione.

Fu ricostrutto il mulino, e nel cortile sorsero nuovi edifizî che parve necessario erigere in maggiori dimensioni, essendochè la popolazione volatile si moltiplicava in modo maraviglioso.

Le stalle contenevano ora cinque onagga, quattro dei quali, robusti e ben avvezzati, si lasciavano aggiogare o cavalcare, ed un piccino, appena nato. Il materiale della colonia contava un aratro di più e gli onaggas venivano adoperati a lavorare la terra come veri buoi del Yorkshire o del Kentucky. Ciascuno dei coloni si distribuiva la fatica, e le braccia non stavano in ozio. E come erano sani i lavoratori! E di che buon umore essi animavano le serate del Palazzo di Granito facendo mille disegni per l’avvenire!

S’intende che Ayrton faceva assolutamente la vita comune, e che non parlava più di andare a stare al ricinto. Pure egli rimaneva sempre melanconico, poco verboso, e si univa meglio ai lavori che ai piaceri dei compagni. Ma era un operajo coi fiocchi, al bisogno, robusto, ingegnoso, agile, intelligente. Era stimato ed amato da tutti e non poteva ignorarlo.

Nè il ricinto fu abbandonato. Ogni due giorni uno dei coloni, conducendo il carro o cavalcando uno degli onaggas, andava a curare il gregge di mufloni e di capre, e portava il latte che serviva alla dispensa di Nab. Queste escursioni erano in pari tempo occasioni di caccie; laonde Harbert e Gedeone Spilett preceduti da Top correvano più spesso d’ogni altro dei loro compagni sulla via del ricinto, e colle armi eccellenti di cui erano forniti non mancavano mai cabiaj, aguti, kanguri, cinghiali, anitre, galli di brughiera od altra selvaggina.

I prodotti della conigliera, quelli dell’ostricaja, al-