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— Perchè no? fece osservare Nab, se vi sono degli scogli nel canale?

— Buono, rispose Pencroff, tu non hai aperto gli occhi al momento buono. Un istante prima d’affondare, io l’ho visto il brik; si è sollevato sul dorso d’un’enorme ondata ed è poi ricaduto piegando a babordo. Ora, se non avesse fatto che toccare, si sarebbe affondato tranquillamente come una nave onesta.

— Gli è bene che non era una nave onesta, disse l’ingegnere.

— Vedremo, rispose il marinajo, ma scommetto la testa che non vi sono scogli nel canale. Vediamo, signor Cyrus; vorreste dire che vi sia ancora qualche cosa di miracoloso in questo avvenimento?

Cyrus Smith non rispose.

— In ogni caso, disse Gedeone Spilett, urto o scoppio, converrete meco, Pencroff, che la cosa è venuta a tempo.

— Sì, sì, rispose il marinajo, ma non è questa la questione. Io domando al signor Smith se egli vede in tutto ciò qualche cosa di soprannaturale.

— Non dico nulla per ora, Pencroff, rispose l’ingegnere, ecco tutto quanto posso rispondervi.

La risposta non soddisfece Pencroff, il quale teneva per uno scoppio e non voleva cedere. Egli non avrebbe acconsentito mai a convenire che in quel canale di sabbia fina che egli aveva attraversato tante volte a marea bassa, vi fosse uno scoglio non conosciuto. E d’altra parte, al momento in cui la nave affondo, la marea era alta, vale a dire vi era più acqua che non bisognasse per superare qualunque scoglio che non fosse stato scoperto a marea bassa. Dunque la nave non aveva toccato. Dunque era scoppiata.

E bisogna convenire che il ragionamento del marinajo non si poteva dire errato.

Verso la una e mezza i coloni s’imbarcarono nella