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CAPITOLO XXXIV.


NEL QUALE PHILEAS FOGG VA FUOR DEI GANGHERI.


Phileas Fogg era in prigione. Era stato rinchiuso nel posto di Custom House, la dogana di Liverpool, e doveva passarvi la notte aspettando il suo trasferimento a Londra.

Al momento dell’arresto, Gambalesta aveva voluto precipitarsi sul detective. Alcuni policemen lo trattennero. Mistress Auda, spaventata dalla brutalità del fatto, non sapendo nulla, non poteva capir nulla. Gambalesta le spiegò tutto. Il signor Fogg, l’onesto e coraggioso gentleman al quale ella doveva la vita, era arrestato come ladro. La giovane donna protestò contro tale allegazione, il suo cuore s’indignò, e delle lacrime sgorgarono dai suoi occhi, quando vide che non poteva far niente, tentar niente, per salvare il suo salvatore.

Quanto a Fix, egli aveva arrestato il nostro gentleman, perchè il suo dovere gl’imponeva di arrestarlo, fosse o no colpevole. La giustizia deciderebbe.

Ma allora un pensiero venne a Gambalesta, il pensiero terribile che egli era decisamente la causa di