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Oreste.
Da ’l morto padre, l’agitato Oreste,
Che del sangue materno el terren tinse,
L’esterrefatta madre apri la veste
Che gia le membra infortunate cinse,
Et disse al figlio con parole meste,
Quando per darli morte el ferro strinse,
Qual prima o ’l petto, o ’l ventre ferirai?
L’un ti nutri, ne l’altro ti portai;
Helena.
Prima che i duri ferri insanguinate
Di Giove udite la figlia meschina,
Habbimi el verno l’un, l’altro l’estate,
Et sia de duo Rè sposa una Regina;
Se non, in me le giuste armi voltate,
Che di Asia, & d’Europa son ruina;
Et se pure in battaglia el ciel vi chiama
Sia senza sangue, & vinca chi piu m’ama;
Lucretia.
Gridando Collatin con pena & doglia
Lascia casta Lucretia ogni dolore.
Che non è colpa ove non è la voglia,
Et se ’l corpo hai corrotto hai casto el core:
Rispose lei co’l sangue mio si toglia
La macchia, & sia redento el perso honore,
Non pensar piu a me, pensa al tuo danno,
Perche se tu mi assolvi io mi condanno:
Cleopatra.
Poi che el caro consorte mio fu vitto
A le mamelle mie puosi e serpenti