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Q U I N T O | 40 |
Io ti prometto per quello immortale
Che’n cielo e ’n terra ha somma monarchia,
Che del tuo aspetto tal pieta m’assale
Ch’ogni gratia da me fatta ti sia
Se ben m’havessi offeso, ogni tuo male
Sia tolto; di, quel che tuo cor disia:
Non temer, fa ch’el pianto in te si estingua,
Che t’impedisce la voce & la lingua:
Capitolo di Virginia al Principe.
O stella pia, o mio unico sole
In cui arbitrio è, vita & morte darmi,
Io ti dirò quel mal che tanto dole :
Ma se ’l dolor la voce oppugna & tolle
Sien le lagrime in loco di parole:
Io son colei che gia come amor volle
Guarì el Re, & te chiesi in marito
Di Parthenope amato al dolce colle.
Et perch’a forza havesti consentito,
Me giovan sola accesa abbandonasti
Da ira estrema & da sdegno assalito:
Onde io volsi a Salerno i passi casti,
Et da duo Orator fu supplicato
Ch’a me tornassi, & con ira el negasti
Fu la risposta tua: gia mai tornato
Non sarò, fin che questo anel non tiene
Et un figliuol di me ingenerato.
Onde io con guance di lagrime piene