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ATTO QUINTO


Principe.


S’
Io mi ricordo bene hoggi fa l’anno

Ch’io ritornai a mia patria, a mio stato
     Et posi fine a lo sdegno a l’affanno,
     D’essere stato da donna sforzato,
     Poi che di lei ho punito l’inganno
     Ho nella mente mia deliberato
     Che festa facci el mio populo adorno,
     Et celebrisi el di del mio ritorno.

Et tu Siscalco farai preparare
     Perche la festa sia lieta & serena,
     Suoni con canti, & donne da danzare,
     Et un convito che sia pranzo & cena.
     Che d’animal d’aer, di terra, & mare
     Sia con pompa regal carica & piena,
     Tanto che sempre si ricordi & mostri
     Per una meraviglia a tempi nostri.

Vinca di Alcinoo & Dido i cibi estremi,
     Scritti dal greco, & Mantuan poeta,
     Vinca in Egitto, i conviti supremi
     Di Marcantonio, & Cleopatra lieta,
     Di Capua, e pranzi effeminati semi
     Ch’a lo invitto Annibal l’impresa vieta,
     Vinca le cene prische, & le novitie,
     Et vinca di Lucullo le delitie.