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A T T O


Prin.Tu spandi Ruffo hoggi molta prudentia,
     Tu dovesti hierser ber molto poco:
     Hor tacci matto che tua eloquentia
     In me, che ti conosco: non ha loco,
     Hor non sai tu la volgata sententia
     Che orbo guida, orbo si cade in foco?
     Ma chi son quel ch’atraversano i piani?
     Ruf.Ecco a te, costor son Salernitani.

Semp.Dio prolonghi signor tuoi anni illustri,
     Noi siam tuoi servi Sempronio & Valerio
     Son passati duoi anni, anzi duo lustri
     Senza te passa mal tutto el tuo imperio,
     Muor giustitia & virtu qual fior di olustri
     Al vento, & vive infamia & vituperio,
     Domitio con Callimaco rettori
     Ce hanno mandato ad te per oratori.

Saper faccian come la Principessa,
     Ch’era albergo & fontana di virtute,
     Da cui con pace & giustitia indefessa
     Eran tue terre rette & mantenute;
     Partita s’è con volontate espressa
     Di mai tornare, o rimirar salute,
     Ma sua vita finir peregrinando
     Tra le selve languendo & lagrimando.

Vestita di vil panno oscuro & grosso
     Io la vidi signor sola partire,