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T E R Z O. 29

     Questa novella al mio signore arreco,
     Che dormirà con lei, & io con teco?

Gos.Tacci bestion si volessi huomo a canto
     Vorrei uno huomo che tu se una fera,
     Ruf.Anima mia se mi provassi alquanto,
     Non parlaresti si brusca & altera.
     Gos.Usanza è di poltron darsi gran vanto
               ●Ruf.Di bere intendi ben? ●prova una sera,
     Gos.Hor tu mai gia fracido el cervello
     Partiti presto, & portami l’anello.

Ruf. ●Gos.Che sara poi? ●Che la notte seguente
     Venga a dormir con mia figlia a cinque hore,
     Batti le palme, & venga senza gente,
     Aspetti d’acqua ch’io versi el romore:
     Ruf.Resta io vo per l’anel con passo ardente.
     Ma dite, ancho el cor mio uccide amore,
     Consentirai tu al meno esser basciata?
     Gos.Va col diavol sarei bene arrabbiata?

Ruf.Io veggo a me venire el mio signore,
     Che tante volte poltron m’ha chiamato:
     Et più camice bagnar di sudore
     M’ha fatto & mai mi dono mi ducato;
     Di stizza intendo far creparli el core,
     Schernirlo alquanto essermi vendicato.
     Prin. ●Ruf.Ruffo che ce? ●ben, Camilla haver puoi.
     Se quel ch’io ti comando ubbidir vuoi.