Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Ternale in laude della gloriosa Virgine Maria,
composto per messer Bernardo
Accolti singularissimo .P.
Si come in saldo vetro ogn’hor si vede
3Entrar’uscir, senza spezzarlo il sole.
Suprema potesta suprem’herede
De l’universo, a cui l’esser servasti
6Con suprema humilta suprema fede:
Onde a fastigio tal te sublimasti
Che Dio in carne in luter tuo felice
9Da la somma ara del ciel reportasti:
Et l’impio giugo qual Eva infelice
Trasmisse a poster suoi miseri & mesti
12Voltasti in ben qual dir ne pensar lice.
Quel generasti di cui concepesti
Portasti quel di cui fusti fattura
15Et di te nacque quel di cui nascesti.
Vita & salute d’ogni creatura.
In te, da te, per te, ha recreato
18Cio che creò l’Iddio della natura.
Che unì la carne col verbo increato,
Onde el medesmo Dio che sempre fu
21Restò, quel che gia mai non era stato.
Ne dar potea sendo somma virtù,
El figliuol suo, al pien di vitij rei
24Mondo, ingrato, se quel non eri tu: