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     Re padre, Re fratel, Duca in consorte
     Hebbi, in tre anni, & tre rapi la morte.


Ioanna.


Gridava amore io son stimato poco,
     Ancho io un tempio tra mortal vorrei
     Onde a lui Citherea tuo tempio è in loco
     Che sforza ad adorarti huomini & dei:
     Allhor lo Dio del amoroso foco
     Disse madre contenta i pensier mei
     Dimmi qual loco hai per mio tempio tolto?
     Rispose Vener di Ioanna el volto:


Giulia


Giulia vedendosi in marmo scolpita,
     Disse o scultor dove m’hai vista ignuda?
     Rispose lui ne la fronte smarita
     D’un che t’ama & vuoi morte in terra el chiuda
     Onde lei se a cui m’ama tolgo vita
     Perche m’hai fatto pia essendo cruda?
     Perche esprimer sol puo lo scultore
     Che mostra el volto & non che pensa el core:


D’un letto.


O crudel Giulia el nobil letto ornato
     Della cortina & del rosso colore,
     Mostra che corta vita m’hai cercato
     Et che di me sol vuoi sangue, & ardore,
     Ma sappi anima mia che a l’amalato
     In purpura dormir non to el dolore,
     Per tal letto più fiamma conseguisco
     Che quel che vi manco dir non ardisco: