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— Al solito.

— Che Dio ti benedica! — esclamò la ragazza come se avesse temuto di peggio, e ricominciò a correre.

— Addio, Nedda! — le gridò dietro Janu.

— Addio, — balbettò da lontano Nedda.

E le parve che le stelle splendessero come soli, che tutti gli alberi, noti uno per uno, stendessero i rami sulla sua testa per proteggerla, e i sassi della via le accarezzassero i piedi indolenziti.


Il domani, ch’era domenica, venne la visita del medico, il quale concedeva ai suoi malati poveri il giorno che non poteva consacrare ai suoi poderi. Una triste visita davvero! perchè il buon dottore non era abituato a far complimenti coi suoi clienti, e nel casolare di Nedda non c’era anticamera, nè amici di casa ai quali si potesse annunciare il vero stato dell’inferma.

Nella giornata seguì anche una mesta funzione; venne il curato in rocchetto, il sagrestano coll’olio