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drone, il quale era un ricco proprietario, e aveva molti vicini.

Nedda raccolse quei pochi cenci che erano suoi, e disse addio alle compagne.

— Vai a Ravanusa a quest’ora? — dissero alcune.

— La mamma sta male!

— Non hai paura?

— Sì, ho paura per questi soldi che ho in tasca; ma la mamma sta male, e adesso che non son più costretta a star qui a lavorare, mi sembra che non potrei dormire, se mi fermassi ancora stanotte.

— Vuoi che t’accompagni? — le disse in tuono di scherzo il giovane pecoraio.

— Vado con Dio e con Maria; — disse semplicemente la povera ragazza, prendendo la via dei campi a capo chino.

Il sole era tramontato da qualche tempo e le ombre salivano rapidamente verso la cima della montagna. Nedda camminava sollecita, e quando