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— Sarà tanto di guadagnato.
— Sì, ma il nostro pane che mangiamo a tradimento?
— E il danno che avrà il padrone delle olive che andranno a male, e di quelle che si perderanno fra la mota?
— È vero, — disse un’altra.
— Ma pròvati ad andare a raccogliere una sola di quelle olive che andranno perdute fra mezz’ora, per accompagnarla al tuo pane asciutto, e vedrai quel che ti darà di giunta il fattore!
— È giusto, perchè le olive non sono nostre!
— Ma non sono nemmeno della terra che se le mangia!
— La terra è del padrone, to’! — replicò Nedda trionfante di logica, con certi occhi espressivi.
— È vero anche questo; — rispose un’altra, la quale non sapeva che rispondere.
— Quanto a me preferirei che continuasse a piovere tutto il giorno, piuttosto che stare una