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volte, quando vi pare d’aver perso un tesoro, dovete ringraziar Dio e San Pasquale! chè prima di conoscere bene una persona bisogna mangiare sette salme di sale.

— Già, le disgrazie bisogna pigliarle come vengono; il peggio è guastarsi il sangue per cose che non ne valgono la pena. Morto un papa, se ne fa un altro.

In piazza suonava il tamburo, quello della meta.

— Il sindaco dice che vi sarà la festa, — susurravano nella folla.

— Litigherò sino alla consumazione dei secoli! Mi ridurrò povero e in camicia come il santo Giobbe, ma quelle cinque lire di multa non le pagherò, dovessi lasciarlo nel testamento!

— Sangue d’un cane! che festa vogliono fare se quest’anno morremo tutti di fame? — esclamava Nino.

Sin dal mese di marzo non pioveva una goccia d’acqua, e i seminati, gialli, che scoppiettavano come l’esca “morivano di sete„. Bruno il carra-