Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 217 — |
gava il braccio, quasi per stringersela al petto, e lei che lo lasciava fare — allora, Signore perdonategli, non ci vide più, e gli tagliò la gola di un sol colpo, proprio come un capretto.
Più tardi, mentre lo conducevano dinanzi al giudice, legato, disfatto, senza che avesse osato opporre la menoma resistenza
— Come, — diceva — non dovevo ucciderlo nemmeno?... Se mi aveva preso la Mara!...
Verga 28. |