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ma i vicini e tutti quelli che sapevano la storia di Don Alfonso gli ridevano sul naso. Quando Mara disse sissignore, e il prete gliela diede in moglie con un gran crocione, Jeli se la condusse a casa, e gli parve che gli avessero dato tutto l’oro della Madonna, e tutte le terre che aveva visto cogli occhi.
— Ora che siamo marito e moglie, — le disse giunti a casa, seduto di faccia a lei, e facendosi piccino piccino, — ora che siamo marito e moglie, posso dirtelo che non mi par vero come tu m’abbia voluto.... mentre avresti potuto prenderne tanti meglio di me.... così bella come tu sei!...
Il poveraccio non sapeva dirle altro, e non capiva nei panni nuovi dalla contentezza di vedersi Mara per casa, che rassettava e toccava ogni cosa, e faceva la padrona. Egli non trovava il verso di spiccicarsi dall’uscio per tornarsene alla Salonia; quando fu venuto il lunedì, indugiava nell’assettare sul basto dell’asinello le bisacce, e il tabarro, e il paracqua d’incerata.