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burrone, come lo stellato, che se lo mangiavano i cani a quell’ora.
Intanto attorno a lui la gente era allegra. Mara colle compagne saltava, e cantava per la stradicciuola sassosa, mentre tornavano a casa.
— Buona notte! Buona notte! — andavano dicendo le compagne, a misura che si lasciavano per la strada.
Mara dava la buona notte, che pareva che cantasse, tanta contentezza ci aveva nella voce, e il figlio di massaro Neri poi sembrava proprio imbestialito e non volesse lasciarla più, mentre massaro Agrippino e la gnà Lia litigavano nell’aprire l’uscio di casa. Nessuno badava a Jeli, soltanto massaro Agrippino si rammentò di lui, e gli chiese:
— Ed ora dove andrai?
— Non lo so, — disse Jeli.
— Domani vieni a trovarmi, e t’aiuterò a cercar d’allogarti. Per stanotte torna in piazza dove siamo stati a sentir suonare la banda; un posto su qualche