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più. Le ultime parole che disse al suo ragazzo furono:

— Quando sarò morto, andrai dal padrone delle vacche, a Ragoleti, e ti farai dare le tre onze e i dodici tumoli di frumento che avanzo da maggio a questa parte.

— No, — rispose Jeli, — sono soltanto due onze e quindici, perchè avete lasciato le vacche che è più di un mese, e bisogna fare il conto giusto col padrone.

— È vero! — affermò compare Menu socchiudendo gli occhi.

— Ora son proprio solo al mondo come un puledro smarrito, che se lo possono mangiare i lupi! — pensò Jeli quando gli ebbero portato il babbo al cimitero di Licodia.

Mara era venuta a vedere anche lei la casa del morto, colla curiosità inquieta che destano le cose spaventose.

— Vedi come son rimasto? — le disse Jeli.

La ragazzetta si tirò indietro sbigottita, per