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pastore? è stato sempre solo pei campi, come se l’avessero figliato le sue cavalle, ed è perciò che sa farsi la croce con le due mani!
Del rimanente è vero che Jeli non aveva bisogno di nessuno, ma tutti quelli della fattoria avrebbero fatto volentieri qualche cosa per lui, poichè era un ragazzo servizievole, e ci era sempre il caso di buscarci qualche cosa da lui. La gnà Lia gli cuoceva il pane per amor del prossimo, ed ei la ricambiava con bei panierini di vimini per le ova, arcolai di canna, ed altre coserelle. — Facciamo come fanno le sue bestie, — diceva la gnà Lia, — che si grattano il collo a vicenda.
A Tebiti tutti lo conoscevano da piccolo, che non si vedeva fra le code dei cavalli, quando pascolavano nel piano del lettighiere, ed era cresciuto, si può dire, sotto i loro occhi, sebbene nessuno lo vedesse mai, e ramingasse sempre di qua e di là col suo armento! “Era piovuto dal cielo, e la terra l’aveva raccolto„ come dice il proverbio; proprio di quelli che non hanno nè casa nè pa-