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80 | il maestro dei ragazzi. |
La Carolina avvampò di gioia; e chinò il capo, col petto che le scoppiava.
— Che dice?... Io!... Che dice mai?... —
L’altro, gonfiandosi nel soprabito anche lui a quella prima lusinga che gli veniva da una donna, le lasciava cadere sul capo chino, dall’alto del suo colletto inamidato, la confidenza che il trionfo più ambito per uno scrittore è quello di una parola.... una parola sola.... d’encomio.... d’incoraggiamento.... che venga da una persona....
— Pardon! — s’interruppe a un tratto tirandosi bruscamente indietro.
— Gli è arrivata? — chiese scusandosi il padrone di casa che girava coll’annaffiatoio. — Mi dispiace, sa.... Facevo perchè si soffoca dalla polvere. Non le pare? —
Il poeta continuava dicendo che era proprio una fortuna d’incontrarsi.... in mezzo a tanta volgarità invadente....
— Lei non balla? — domandò infine.
— Io?...