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il maestro dei ragazzi. | 75 |
dall'uscio con un sorriso rassegnato di zitellona, che credeva tutte le donne innamorate di suo fratello.
Anch’essa aveva avuto la sua primavera scolorita di ragazza senza dote e senza bellezza, quando rimodernava, ogni festa principale, lo stesso vestitino di lana e seta, e architettava pettinature fantastiche dinanzi allo specchietto incrinato. Oh, le rosee visioni che passarono su quella vesticciuola, mentre essa agucchiava le intere notti! e gli sconforti amari che la tormentarono dinanzi a quello specchio, al quale si affacciavano ogni volta inesorabilmente i pomelli ossuti ed il naso troppo lungo! In mezzo al crocchio allegro e civettuolo delle altre ragazze ella portava sempre come la visione dolorosa della sua figura grottesca, e se ne stava in disparte — per vergogna, dicevano le une, — per orgoglio, dicevano le altre. — Giacchè passava anche lei per letterata. Nello squallore della loro miseria