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294 | quelli del colèra. |
che stava imballando le materasse; il farmacista che tardava ad aprire la bottega. — La folla cominciava ad ammutinarsi a misura che cresceva. — Cristiani del mondo! Che ci vogliono far morire davvero come bestie nella tana? — Uno, colla faccia stralunata, raccontava come Zanghi avesse acchiappato il male, nella baracca dei commedianti. L’aveva visto lui, coi suoi occhi, il vecchio che lo tirava per la falda del vestito perchè gli pareva che volesse passare a scappellotto. — Anche comare Barbara! che pur non si era mossa di casa! — E quell’infame Capo Urbano che andava dicendo «Non è nulla, non è nulla,» e mostrava la carta bianca! Quella era la carta del Sotto Intendente che ordinava di lasciar spargere il colèra! — Ah! volevano proprio farli morire come bestie nella tana, cristiani di Dio!
Tutt’a un tratto si udirono dietro lo scaffale delle grida: — Mamma! mamma! — e delle grida di dolore disperate. Neli irruppe nella bottega urlando come una bestia feroce, coi