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che avete fatto per me; e un giorno o l’altro ve lo renderò. —

La Lena sentì gelarsi il sangue a quelle parole. Ma il Crippa, che aveva mangiato la foglia anche lui, le disse nell’orecchio, mentre il compare era andato di sopra un momento, a mutarsi i panni:

— Stai tranquilla, che ci penso io! —

La notte stessa vennero le guardie ad arrestare il Bulo, e misero sottosopra tutta la casa, rimovendo perfino i mattoni del pavimento per vedere quel che c’era sotto. Il Bulo, mentre lo menavano via ammanettato, le lasciò detto per ultimo addio:

— Salutami il compare, e digli che ci rivedremo al mio ritorno.—

Il giorno dopo arrivò il Crippa, fresco come una rosa. La Lena, che aveva qualche sospetto, non seppe nascondergli la brutta impressione. Però egli si scolpò subito giurando colle braccia in croce. Due giorni dopo arrestarono anche lui, come complice del Bulo, mettendoli a con-