Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
.... e chi vive si dà pace. | 231 |
binaie coi ragazzi, e le coppie che si allontanavano sotto gli alberi. Artiglieri che andavano e venivano, coll’incerato sul chepì, tale e quale come Lajn Primo. — N. 7, N. 9. — Solo mancava il numero del suo Lajn. Nella fabbrica aveva sentito dire che molta truppa era stata mandata in Sicilia — laggiù, lontano. — Lontano dagli occhi, lontano dal cuore! — Neppure un rigo, in tre mesi! Quante gite alla posta! quante volte ad aspettare il portalettere dal portinaio! Tanto che Cesare, il servitore dirimpetto, il quale veniva a pigliare le lettere della contessa, le diceva anche lui, ridendo:
— Nulla, eh? Ha male alla penna il suo artigliere? —
Una vera persecuzione quell’antipatico, colla faccia di donna, e i capelli lucenti di pomata! Aveva un bello sbattergli la finestra sul muso! Tutto il giorno lì, di faccia, in anticamera, a farle dei segni colle manacce sempre infilate nei guanti bianchi, scappando solo un momento appena sonavano il campanello, e tor-