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il segno d’amore. 203


— Lo so. Son venuto soltanto per fare il mio dovere.

— Donne! — conchiuse il Mendola, — pazzo chi ci si mette! —

Il Pizzolato s’affacciò di nuovo all’uscio, e disse che era pronto.

— Sentite quest’altra cosa, don Giuseppe. Se volete chiuderle la bocca una volta per tutte, e levarvela di torno, ditele che sapete di una certa voglia che ci ha sotto l’ascella.... E ho finito.

— Zitto! — interruppe il Pizzolato. — Non bisogna scaldarsi il sangue adesso! —

I giovani del magazzino, occupati a spartire i cenci, sgattaiolarono uno dopo l’altro, dinanzi a un randello che aveva ghermito il padrone; intanto che Mendola, il Biondo e due altri amici entravano nel magazzino. Il Pizzolato affacciò il capo fra i battenti e disse: — Lì ci avete tutto. — E chiuse l’uscio.

Successero alcuni minuti di silenzio. Poi uno scalpiccío dentro il magazzino, dei salti