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194 | il segno d’amore. |
la fruttivendola. Come lo sportellino dell’uscio non s’apriva, il Resca disse:
— Vuol dire che la vecchia non è ancora addormentata. Buona notte, signori miei. —
Allora dal voltone sotto il convento del Carmine si staccò un’ombra, piano piano, e si accostò per attaccar discorso con una gentilezza:
— Bravi, signori miei! Bella la voce, e belli gli strumenti! —
Il Resca squadrò lo sconosciuto, un ometto sparuto e colla barba di otto giorni, il quale portava un cappelluccio a cencio sull’orecchio; si passò il nastro della chitarra sulla spalla, e rispose secco secco:
— Grazie tante!
— Ora m’avete a fare un piacere, signori miei, — rispose l’altro. — Dovete venire a cantare un’altra canzone alla mia innamorata, che sta qui vicino. —
Gli amici, al vedere la piega che pigliava il discorso, tornarono ad accostarsi, seri seri. Il Resca, che non aveva proprio voglia di at-