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190 artisti da strapazzo.


Gennaroni ricomparve al Caffè verso il principio dell’inverno, masticando delle pastiglie, col fez come un turco, e le tasche piene di bottigline di marsala, per le quali ebbe a dire agli amici che volevano fargli festa:

— Adagio! adagio, miei cari! Questi qui sono campioni! Voialtri non mi darete certo delle commissioni, eh!... — To’! il maestro! Ben trovato! So, so, briccone! So che me l’hai portata via, traditore! Dico per scherzo, sai! Non sono in collera con te, tutt’altro! Non siamo mica dei piccioni per far sempre lo stesso paio! Specie uno come me che ha da girare il mondo, ora che mi son dato al commercio. Non c’è altro per guadagnar quattrini, te lo dico io! Tutto il resto.... roba da pezzenti! Tanti saluti ad Assunta. Oppure, no, non le dir nulla. A buon rendere. —