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artisti da strapazzo. |
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paese, per paura del babbo municipale. Ella ne fece una malattia mortale, durante la quale la mamma sola veniva a trovarla di nascosto. Un giorno le disse piangendo che lui se n’era andato via lontano, in Grecia, in Turchia, molto lontano insomma! Era svanita l’ultima speranza. All’ospedale, appena fu guarita, non vollero lasciarla. Il babbo aveva giurato che non l’avrebbe più ricevuta in casa sua. Un avventore della guantaia dove lavorava sua sorella le aveva procurato una scrittura di corista al Politeama. D’allora aveva girato il mondo, da un teatro all’altro, viaggiando in terza classe, dormendo in alberghi dove la notte venivano a bussarle all’uscio e a minacciarla, digiunando spesso per mantenersi onesta, passando lunghe ore nell’anticamera di un’agenzia, assediando il camerino dell’impresa per essere pagata, impegnando la roba d’estate per coprirsi l’inverno. A Mantova s’era ammalata d’angina, mentre provavano il Ruy Blas, e aveva perso la voce. La mamma era morta giusto mentre