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164 | artisti da strapazzo. |
gnare più quattrini che non abbia capelli nella parrucca, quella strega! —
Intanto si sbracciava per farsi scorgere, gesticolando, gridando forte, calcandosi ogni momento la tuba sull’orecchio, posando di tre quarti, col bavero della pelliccia rialzato sino alle orecchie, malgrado il gran caldo, e un fazzoletto di seta al collo, come avesse avuto un tesoro da custodirvi.
— Dovresti farle intendere ragione, a quella stupida. Dovresti metterti in mezzo. S’è quistione di soldi, si può aggiustarsi. Non ho mai fatto questione di quattrini per l’arte. Ma bisogna concludere subito. Sì o no! Ho delle offerte magnifiche per l’estero. Domattina devo dare una risposta. —
Poi tornò al suo posto trionfante, facendosi largo nella folla. — Ah! ah! ve lo dicevo io! Ora tornano a pregarmi! Mi hanno offerto carta bianca. Hanno bisogno di me per fare andare la baracca! —
Il basso gongolava, come se si fosse trat-