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artisti da strapazzo. | 157 |
allo stomaco. È quello il vostro albergo? Hum! hum! Quasi quasi v’offrivo ospitalità in casa mia! —
E com’essa si stringeva all’uscio: — Eh, non abbiate paura! Che non voglio mica mangiarvi per forza. Non volete? Buona notte! —
Il maestro le aveva procurato due o tre indirizzi d’agenti teatrali ai quali l’aveva raccomandata. La presentò ad un impresario che montava un’operetta. Tutti rispondevano: — Pel momento non c’è nulla. — L’impresario soggiunge: — Bisogna vedere se possedete qualcos’altro di bello, figliuola mia, perchè la voce se n’è andata. Be’, be’, se avete di questi scrupoli non ne parliamo più! —
Ella tornava indietro così avvilita che il maestro si fece animo per dirle: — Sentite.... È un pezzo che volevo dirvelo.... Se avete bisogno di denaro.... forestiera come siete.... senza amici.... senza aver altri cono-