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152 artisti da strapazzo.

raggiarla. Le narrò a poco a poco tutta la sua vita, proprio come a una sorella, oggi una cosa, domani l’altra. Il fallimento dello zio che s’era preso cura di lui orfano; la vocazione strozzata dal bisogno; il pane trovato con mille stenti qua e là; tutta la sua giovinezza scolorita, scoraggiata, senza gioie, senza fede, senza amore. Essa allora sorrideva, scotendo il capo con una grazia giovanile che la faceva tornar bella. — No, no! Ve lo giuro! Mai! — Allora chinavano il viso, malinconici. Una volta i loro occhi s’incontrarono, e si fecero rossi tutti e due.

Ma spesso egli giungeva accompagnato da un donnone coi baffi come un uomo d’arme, la quale aveva il colorito acceso, ed era serrata in una veste di seta grigia che pareva dovesse scoppiare a ogni momento, con un cappellone di felpa in capo ornato di piume rosse. Quelle volte il maestro non osava muoversi neppure; e la sua compagna, da lontano, non lo perdeva di vista un momento, sotto le piume rosse del cappellone. — È la mia padrona di casa, una