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8 | vagabondaggio. |
l’uscio. Poi dorme di giorno, o va a vendere la selvaggina di qua e di là; ma la sua roba l’ha sempre qui, nella stalla, appesa al capezzale: il cavicchio pel fucile, il cavicchio per la carniera, per un cavicchio ogni cosa. Tanti anni che sta qui. Lo zio Carmine dice ch’era ancora giovane.... —
Quando compare Cosimo tornava a lamentarsi, il ragazzo trasaliva, quasi lo svegliassero, e poi tornava a borbottare, come in sogno. Nanni, stanco di singhiozzare, sbarrava gli occhi nel buio. Tutt’a un tratto scappò una gallinella, schiamazzando.
— O zio Mommu! — si mise a chiamare Nanni ad alta voce. Dopo si spandeva un gran silenzio, nella notte.
— So io! — disse infine Misciu. — Non risponde per non spaventar le anatre. Poi ci ha fatta l’abitudine, a quella vita, e non parla mai. —
Però si udiva già il fruscío dei giunchi secchi, e il tonfo degli scarponi dello zio Mommu, che sfangava nel greto.