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144 artisti da strapazzo.


— Il successo del giorno! — grugnì il vicino, ch’era sempre lì a quell’ora, colla coppa di Vienna vuota dinanzi, un mucchio di giornali sotto la mano, e la moglie addormentata accanto.

Infatti, dopo il pezzo con variazioni per pianoforte sulla Stella confidente venne il duetto dell’Ernani, e comparve un’altra volta dalla cucina il baritono, vestito alla spagnuola, con un medaglione d’ottone che gli ballava sul ventre, e un cappello piumato in testa, facendo largo a madamigella Edvige, tutta di bianco come un fantasma, sotto la polvere d’amido e la veste di raso del rigattiere.

— Che braccia magre! — osservò un dilettante, malgrado i guanti lunghi e duri di benzina.

Carlo V offrì cavallerescamente la mano ad Elvira per montare sul palco malfermo, e lì, nella gran sala piena di fumo, il duetto incominciò. Ahimè! una vera delusione pel pubblico e pel caffettiere. Madamigella Edvige aveva una voce stridente che faceva voltare arrabbiati anche i tranquilli lettori di giornali;